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756 Stupizza - Confine di Stato

Sentiero Naturalistico lungo il Natisone

 

Caratteristiche
Durata: 1,40h
Difficoltà: E - turistico
Discesa Accumulata: m 0
Ascesa Accumulata: m 17
Lunghezza Reale: 3,374 km

Località di partenza
Stupizza
Quota: 209 m

Località di Arrivo
Confine di Stato-Sorg.Poiana
Quota: 226 m

Descrizione

Dal villaggio abbandonato di Predrobac (m. 209) cartello temativo. Inizia il sentiero C.A.I. N° 756

Si arriva da Stupizza dopo aver attraversato il ponte pedonale sul fiume Natisone. Al crocevia si segue svoltando a destra per un tratto il sentiero N° 754 che conduce al M. Mia.

Si prosegue lungo una stradina in cemento per un tratto protetta da ringhiera metallica, costeggiando il fiume, si supera la deviazione per la palestra di roccia ed i ruderi di Predrobac giungendo al cartello tematico del sentiero Naturalistico.
(h 0.10)

Il percorso inizia sulla destra, si sviluppa quasi in piano fiancheggiando alla base il monte Mia, costeggiando la destra orografica del fiume Natisone fino al confine con la Slovenia.

Nella prima parte si alternano aree più fertili ed umide destinate in passato a coltivazioni agricole ed ora colonizzate da boschi misti di latifoglie (carpino bianco, tiglio, acero, frassino, olmo) ampie superfici rivestite da ciottoli, ghiaie e sabbie, con specie arbustive (salice rosso) o arboree (pioppo nero, salice bianco, ontano).

Pendii con accumuli detritici precipitati dal M.te Mia con vegetazione termo-xerofila (carpino nero, roverella, sorbo e tasso).

Il sentiero prosegue nel bosco con leggeri saliscendi alternando terreni umidi a sassosi, giunge in una radura con panchina e nuovo cartello tematico, gira a destra segue a pochi metri dal fiume un lungo tratto sabbioso, giunge ad una passerella di tronchi. Si supera un'ansa del fiume e la costruzione dell'aquedotto S.Pietro, contornando un'ampia radura.

Raggiunto il dosso lungo il quale transitava a cavallo della prima guerra mondiale il vecchio trenino Cividale-Castelmonte si incontrano gli ampi e verdeggianti prati permanenti di Log, nuovamente gli accumuli detricici del M.te Mia, ed infine l'area umida della sorgente Poiana.
(h 1.30)

Superata una passerella (interdetta al pubblico) ed il rudere della vecchia stazione, il terrapieno continua con un curioso rimboschimento di abeti allineati sulla vecchia massicciata, fino al confine Sloveno.
(h 1.40)
Il ritorno, obbligato lungo il sentiero dell'andata.